Il blog di “Trieste È”.

Nel blog di “Trieste È” ti racconto ciò che resta della tradizione gastronomica di Trieste e dei miti costruiti o ereditati attorno ad essa. Ma non solo di gastronomia si tratta.

Perchè un blog.

Aprire un blog significa avere la necessità di mettersi in comunicazione con le persone, dare risposte ai loro bisogni ma anche raccontare e raccontarsi. Io di cose da raccontare ne ho tante. Tutte messe insieme in tanti anni di vita in questa città che è la mia città.

Sono Maurizio Stagni.

Sono Maurizio Stagni sono nato a Trieste ho vissuto qui fino all’età di 10 anni allontanandomi, mio malgrado, per 8 lunghi anni. Per questo sono diventato un triestino anomalo. Infatti per mangiare un buon piatto o bere un buon bicchiere a differenza dei triestini inamovibili, abitudinari e rituali mi piace frequentare posti diversi e cambiare i riferimenti. Voglio condividere attraverso questo blog: “Trieste È” la tradizione gastronomica di casa mia che è anche quella di questa città.

In definitiva mi piace assaggiare, conoscere e raccontare.

Perchè non sono i triestini a raccontare della loro città?

Così raggiunta l’età della serenità e del racconto ho deciso di non nascondermi, di “metterci la faccia” e divulgare ciò che conosco. Spesso leggo delle quasi verità facilmente reperibili in internet. Queste quasi verità sono ripetute moltiplicate dalle pagine digitali e così diventano verità assolute. Con un po’ di sforzo e di ricerca seria voglio regalare a questa città un po’ di memoria su verità verificate o dichiaratamente molto probabili niente di più e per questo ho adottato lo strumento del blog “Trieste È. È un debito che ho verso il luogo delle mie origini, questa città dove vivo bene, Trieste.

Consigli e degustazioni.

Il blog è un luogo virtuale che regala molte possibilità. Continuo ad andare in giro ad assaggiare le preparazioni nostrane. Ho preparato per questo delle degustazioni, degli assaggi “orizzontali” ad esempio di: pani di segale, di Presnitz, di alici … I consigli di pasticceria saranno frutto dell’esperienza di un grande pasticcere soprannominato “Super Seba” ma che si chiama Sebastiano Scaggiante.