Ingredienti del racconto sono condivisione e ricerca.


Non basta dire che qualcuno sparò dal campanile di una chiesa.

Se non c’è chi ascolta manca l’ingrediente principale ma se manca la ricerca e la curiosità non c’è materia per la narrazione.

Tempo, fortuna o casualità sono altri elementi necessari alla storia per garantirsi la veridicità di luoghi, date e personaggi. Alle volte per completare una ricerca la fortuna ha un ruolo importante. È l’ingrediente più piccante necessario quando il racconto si interrompe ma un incontro con un’immagine, un libro, un’articolo, una pubblicità possono riannodare il filo d’Arianna che sembrava perduto. È questa la fascinazione del raccontare, del creare una storia da condividere.


Nel racconto dove sono importanti condivisione e ricerca ci sta anche un tocco di creatività.
Cuoco, forse meglio gourmet… Sicuramente di Trieste e molto molto creativo.

Cuoco, creativo, gourmet, orafo… Se dovessi scegliere non saprei. Forse sceglierei l’orafo che faccio ormai da quasi 40 anni però l’immagine che ho dei miei pensieri resta sempre legata a questa poesia. I pensieri sono come le formiche… FORMICHE che occupano affastellate autoriproduttive la mente e solo:


È basilare per il racconto sapere quando, quale chiesa magari con che fucile, chi è perché quell’uomo sparò. Comunque io non ho la pretesa di riportare i fatti come se fossi uno storico, non lo sono. Ma sono curioso e ciò che riporto nelle mie storie, ha garantita l’onestà di essere frutto di una costante revisione e continua messa in dubbio. Lo faccio per me stesso per primo. Troppo spesso invece trovo le ricerche siano il frutto di “copia e incolla” di informazioni trovate sul web che creano delle intere pagine di cloni.

Ingredienti del racconto sono condivisione e ricerca e la fretta non è un ingrediente accettabile.

Tutto questo sforzo parte dalla necessità, come in un giallo, di scoprire come sono andate le cose. Purtroppo per te lettore spesso sono elementi trovati aprono altri orizzonti, prove ed indizi che aprono altre ipotesi, porte che si aprono su altre porte.


Caro lettore non aspettarti una narrazione continua ma conta pure su un mosaico scomposto di fatti e personaggi. Gli aneddoti sono tanti e alle volte ti potranno apparire scollegati o uniti solo da un filo sottile quasi impercettibile che spero sarò capace di non farti perdere ma non ci pensare troppo e goditi il racconto.

Sono giunto ad un punto della mia vita nel quale ho sentito la necessità di effettuare una ricerca sulla mia identità culturale molto legata a Trieste come luogo fisico ma incerta proprio perché questa città è: “luogo non luogo”.